Questa
estate, scoppiata un po' all'improvviso, ci sta facendo boccheggiare qui in
Puglia. Alle volte si alza un po' di venticello che sembra darti un po' di
sollievo, finché non ti rendi conto che hai accolto a braccia aperte una folata
d'aria calda.
Queste temperature, questo sole così brillante e accecante mi
fanno tornare in mente il tempo che ho trovato a Palermo lo scorso settembre. Prima di lasciare un luogo dotato di
aria condizionata bisognava prepararsi psicologicamente. Per fortuna Palermo
offre anche dei bei giardini che, come il Giardino Inglese per esempio, oltre a
essere una gioia per gli occhi con tutto quel verde, sono anche un posto
perfetto per rigenerarsi e sfuggire al gran caldo. Il mio preferito è l'Orto Botanico, un giardino in cui,
come ho già detto in altri post su Palermo, si percepisce la mescolanza di Oriente e Occidente.
Venne
fondato nel 1789 dall'architetto francese Léon Dufourny e ospita un'incredibile
varietà di piante: non solo esemplari autoctoni, ma anche provenienti da tutto
il mondo.
Passeggiare
per i viali dell'Orto è come perdersi in posto
incantato. C'è pace, si sente lo scorrere dell'acqua nelle fontane, il
canto degli uccelli e addirittura si vedono stormi di pappagalli che
attraversano il cielo. Sinceramente ci si dimentica di essere in una città. Io
qui ho persino trovato un piccolo boschetto di bamboo, in cui ovviamente mi
sono infilata, assaporando la sensazione di trovarmi in mezzo a queste piante
immaginando come possa essere addentrarsi nella più grande e famosa foresta di
bamboo in Giappone.
Nella "foresta" di bamboo |
E dopo una
chiacchierata con un Paride meditabondo, ecco che ti trovi ad ammirare la cosa
davvero spettacolare del giardino, ossia i ficus
magnolioides. Sono degli alberi dalle dimensioni eccezionali: sembrano
infiniti. La cosa particolare è che dai rami di questi giganti crescono e si
allungano verso il terreno delle radici aeree che si trasformano in veri e
propri tronchi una volta toccato il suolo, creando degli intrecci
intricatissimi. E così si pensa di passeggiare per un boschetto e poi ci si
accorge che in realtà si trattava sempre dello stesso albero! È il caso di dire
che ci si sente minuscoli di fronte a questi colossi.
Ora, se
amate, come me, portare a casa un souvenir
tipico del luogo che avete visitato, qui potreste trovare quello che fa per
voi. No, non sto per dirvi di portarvi via un albero, per carità! Piuttosto al
negozietto/biglietteria che trovate all'entrata ci sono oggettini originali di
cui io, ovviamente, ho approfittato. In particolare vengono realizzati con i
semi dell'albero del sapone degli accessori. Quindi vi ritrovate a indossare un
delizioso ricordo del posto, per esempio, un paio di orecchini naturali, che
solo voi avrete, perché prodotti a mano e ognuno diverso dall'altro.
Al solo
pensiero della frescura dell'Orto mi sento ritemprata, pronta per continuare la
giornata. Alle volte bastano piccole cose per sfuggire al caldo.
che bel posticino! quando andrò a Palermo lo visiterò sicuramente :)
RispondiEliminaE' davvero bello! Ti senti in pace con te stessa lì! Te lo consiglio! :)
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