Dico Taranto e penso: città dei due mari, ponte
girevole,isole Cheradi e tramonti mozzafiato dal Lungomare. Chi è stato a Taranto almeno una volta nella vita sa
di cosa parlo e ha idea di quanto il mare la faccia da padrone in tutto questo.
Senza il mare Taranto si sentirebbe persa: il mare le ha dato tutto, persino il
suo santo patrono. Chi è arrivato in questo posto dal Mar Grande o ha avuto la
fortuna di fare un tour in barca nei due mari di Taranto, avrà notato una
statua di un uomo vestito da vescovo all’entrata del porto. Chi è costui? È San Cataldo, il patrono
di Taranto, appunto.
Taranto dal Mar Grande |
Questo monaco irlandese arrivò a Taranto proprio via mare nel
VII secolo e sbarcò in quello stesso porto che oggi ospita le navi della Marina
Militare. Leggenda vuole che il
santo arrivò a Taranto per volere divino. Infatti durante un pellegrinaggio in
Terra Santa Cataldo ebbe una visione di Gesù che gli diceva di recarsi in una
città vittima del paganesimo e di rievangelizzarla, Taranto. Cosa poteva fare
il buon Cataldo se non obbedire diligentemente? Poteva forse stare a sindacare
ordini che venivano da così in alto? Certo che no! Ed eccolo navigare alla
volta di Taranto.
Dovete sapere che San Cataldo è conosciuto anche per
numerosi miracoli. Ne aveva già
compiuti parecchi e anche una volta arrivato a Taranto si mise subito
all’opera. Sempre secondo la leggenda, infatti, al suo arrivo nel Mar Piccolo
venne accolto da una tempesta, ma non si fece intimidire e per placarla gettò
in mare il suo anello pastorale. Con quel semplice gesto non solo la tempesta
venne placata, ma nel punto in cui cadde l’oggetto nacque anche un citro,
ovvero una sorgente di acqua dolce, chiamata oggi “Anello di San Cataldo”. Questo fu solo il primo di molti miracoli
di San Cataldo in questa città, che lo vide diventare anche suo vescovo.
L’8, 9 e 10 maggio,
i tarantini festeggiano il loro amato patrono con una suggestiva festa patronale. Il primo giorno una
processione in mare della statua del santo su una nave messa a disposizione
dalla Marina, dal Mar Grande al Mar Piccolo, rievoca l’arrivo del santo nella
città e rinnova la sua benedizione. È
uno spettacolo che i tarantini, e non solo, di certo non vogliono perdersi e
chi non ha la fortuna di unirsi in processione con una barca, partecipa
osservando il corteo dal Lungomare. Vedere sfilare la nave che porta il Santo,
seguita da una processione di barche più piccole, con il Castello Aragonese e i
fuochi d’artificio sullo sfondo, fanno percepire l’aria di festa e l’amore che
il popolo tarantino prova per il suo patrono.
San Cataldo - Processione a terra |
Seguono spettacoli
folkloristici e canori, per i vicoli del borgo antico si incontrano postazioni
gastronomiche e rassegne artistiche.
L’ultimo giorno un’altra processione,
questa volta via terra, chiude questo periodo di festa che onora il santo che
ha fatto così tanto del bene per questa città.
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