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Visita a Gioia del Colle: un itinerario


Un breve itinerario nel centro storico di Gioia del Colle alla scoperta dei suoi vicoli, delle sue corti e dello stretto legame con lo Stupor Mundi

Le porte del centro storico di Gioia del Colle dipinte a tema Federico II di Svevia

Sono sempre stata dell’idea che non sia necessario fare grandi viaggi per definirsi “viaggiatore” o per fare grandi scoperte. Anzi, spesso succede che proprio restando nei pressi di casa ci si stupisca di quello che si incontra. 

La vita di tutti i giorni ci fa dimenticare che intorno a noi c’è tanto da scoprire e da imparare e di tanto in tanto è buona cosa avventurarsi con gli occhi di un turista in luoghi che “conosciamo”.

Sono passata per Gioia del Colle miriadi di volte lungo il tragitto per raggiungere Bari da quando frequentavo l’università fino ad oggi e solo poco tempo fa sono riuscita a visitarla e dare un nome a quei monumenti che vedevo dalla strada. E pensare che dista solo mezz’ora di auto da casa.

Il centro storico di Gioia del Colle risale al IX secolo e ancora oggi mantiene la sua conformazione originaria. Tanti vicoli si snodano e si riconnettono intorno al punto nevralgico, il Castello Normanno-Svevo. 

Visitare questo paese della Terra di Bari è un ottimo modo per passare una mattinata all’insegna della storia e, perché no, un po’ di avventura. Ecco quindi un piccolo itinerario per goderti il centro storico di questo paese.

L’arrivo

Il centro storico di Gioia del Colle

Raggiungere il centro storico è molto semplice: le indicazioni stradali sono molto precise. In ogni caso basterà seguire via Giuseppe Garibaldi. 

Ci sono vari vicoli che permettono l’accesso al centro, ma io ti consiglio di prendere Corso Vittorio Emanuele, dove troverai l’ufficio informazioni turistiche e in cui potrai trovare una mappa del borgo antico.

L'itinerario

Camminando lungo Corso Vittorio Emanuele incontrerai subito la prima caratteristica peculiare di Gioia del Colle: gli archi. Un tempo fungevano da ingresso alle corti, in cui si ritrovavano più proprietà di uno stesso signore. Adesso sono aperti, ma in passato erano chiusi da un portone ligneo o metallico. Io consiglio di prestare attenzione almeno a un paio di essi. 

Arco Cimone del centro storico di Gioia del Colle

Questo è il primo: l’arco Cimone. Al tempo era l’accesso di una casa del periodo normanno in cui abitava il rappresentante dell’abate Eustachio di San Nicolò di Bari. Visto da Corso Vittorio Emanuele non sembrerebbe un granché, ma ti suggerisco di entrare e vederlo dal lato della corte. Da lì puoi apprezzarlo meglio!

Le Porte dell'Imperatore

Le Porte dell'Imperatore nel centro storico di Gioia del Colle

Già che sei nella corte dai uno sguardo alle porte, che probabilmente avrai già notato. 

Non è una cosa di tutti i giorni vedere Federico II, i cavalieri o Bianca Lancia disegnati in vari stili sulle porte del centro storico di un paese. Questo è il frutto di un’iniziativa proposta da alcuni artisti gioiesi per decorare le vie del centro. Si trovano per tutto il centro storico e sono così belli e particolari da essere delle vere attrazioni da cercare e fotografare. 

Sculture raffiguranti il volto di Federico II nel centro storico di Gioia del Colle

Insieme alle porte sono di grande effetto le sculture che raffigurano il volto dell’imperatore, anche queste da cercare e ammirare.

Il Castello

Il Castello di Gioia del Colle

Continuando su Corso Vittorio Emanuele incontrerai il fulcro del paese, il Castello. Non mi soffermo a parlartene, avendone già scritto nel dettaglio in questo post

Il biglietto per la visita costa 5 euro e comprende anche la visita al parco archeologico Monte Sannace, a pochi chilometri da Gioia del Colle. In questo castello storia e leggenda si fondono per far sognare il visitatore.

Via Concezione


Dopo aver  visitato il castello, imbocca il vicolo di fronte all’entrata, via Concezione. Da qui potrai trovare la maggior parte delle “Porte dell’Imperatore” e anche qualche “bonus artistico”. 

Ora svolta per via Carlo III di Borbone per trovare ad ogni angolo un’opera da fotografare. 


Continuando per questa via incontrerai il secondo arco che vale la pena vedere, l’arco Nardulli. Risale al XV secolo e immette in una corte medievale alquanto importante. Questa era la sede del comandante delle milizie del periodo svevo e alcuni elementi architettonici raccontano  della sua funzione difensiva, come l’arco a raggiera e la torre di vedetta nella parte superiore.


Usciti da via Carlo III di Borbone ti ritroverai in via Giuseppe Garibaldi. Il bello di questo centro è che è quasi impossibile perdersi, perché si esce sempre sulla strada principale. 




Se, come me, ti affascina la figura dello Stupor Mundi, ti consiglio di visitare questo borgo non solo per la sua bellezza, ma anche per avere un assaggio del legame che Federico II riusciva a creare con i luoghi compresi nella sua rete castellare

La sua storia, la leggenda di Bianca Lancia (che puoi leggere qui) e l'amore tra il sovrano e la sua sposa sono parte integrante dell'identità della città di Gioia del Colle. 

La patria della mozzarella

Gioia del Colle è rinomata per la sua produzione casearia. I caseifici qui pullulano e io ho provato le specialità del Caseificio Curci in via Papa Giovanni XXIII. Se posso darti un consiglio, prova la loro stracciatella per gustare tutta la bontà di questo posto e non scordare il sapore di Gioia del Colle.

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