Passa ai contenuti principali

Un itinerario per l'estate: Oria in un giorno

 

Un itinerario per visitare Oria durante l'estate e partecipare a uno degli eventi più conosciuti della città. In questo walking tour scopriremo e ci perderemo tra le bellezze del centro storico di Oria

Oria - Going for a Walk?

In passato era tra i centri più ricchi e importanti del territorio brindisino. Anche Federico II ne fece la sede di uno dei suoi castelli, per controllare meglio i suoi territori nel Salento. È Oria, una cittadina che ha attratto la mia attenzione con un evento che si tiene nella seconda settimana di agosto, un evento che richiama tutti gli amanti delle rievocazioni e delle giostre medioevali. Sono stata a Oria per la prima volta perché attratta da questa ricorrenza, il Torneo dei Rioni e oggi ti propongo un piccolo itinerario, rigorosamente a piedi, da accompagnare a questo evento, per immergerti in un’atmosfera medievaleggiante estremamente coinvolgente, che si respira per le vie del centro storico del paese.


     1.         Le porte del centro storico

Al centro storico di Oria si accede dalle porte (perdona l’ovvietà :D). Parlo della porte nelle mura della città. In origine ce n’erano tre, ma solo due sono arrivate ai giorni nostri. Una è Porta Manfredi, detta anche degli spagnoli, perché è da qui che entrarono dopo un periodo di assedio; la seconda è Porta degli Ebrei o Porta Taranto, chiamata così in quanto da qui si usciva per andare verso la città jonica.
Per una questione organizzativa ti consiglio di entrare da quest’ultima porta, così da accedere direttamente nel rione Judea, ovvero quello che una volta era il quartiere ebraico.

     2.      Il rione Judea

Oria, come molte altre città pugliesi, aveva la sua comunità ebraica e la zona circoscritta della città che li ospitava.

Oria - Going for a Walk?

Il quartiere ebraico di Oria è particolarmente caratteristico, con vicoli che salgono, scendono e si intersecano tra loro. È un vero e proprio labirinto in cui puoi abbandonarti al piacere di perderti e ritrovarti a ogni svolta con piazze e balconcini dall’aspetto ben curato, segno dell’attenzione dei cittadini nel buon mantenimento del quartiere. A sottolineare l’importanza che il torneo ricopre a Oria sono gli stendardi appesi a intervalli regolari lungo le vie: qui ci sono quelli con i colori bianco e celeste a far da sfondo al candelabro a sette braccia, rappresentante il rione Judea.

Mentre esploriamo le vie del quartiere, ci incamminiamo verso la Cattedrale.

     3.      La  Basilica Cattedrale Santa Maria Assunta

Oria - Going for a Walk?

La Cattedrale si divide la scena con il panorama che si vede dal sagrato. Prima c’è la facciata barocca, con le sue volute perfette, poi volgi lo sguardo a destra e alle spalle della statua dello Stupor Mundi hai una visuale aerea sulle vie del centro storico. Ti sembra di essere uno spettatore che, da lassù, guarda, inconsapevoli della tua presenza, gli abitanti, che percorrono i vicoli, affaccendati nelle loro vita quotidiana. Ti rigiri verso la Cattedrale e scorgi la cupola ricoperta di maioliche policrome, che risplendono nelle loro brillanti nuance verdi e oro sotto il sole del mattino.

Cattedrale di Oria - Going for a Walk?

L’interno della Cattedrale è ricco e raffinato: è decorato come ogni chiesa barocca degna di questo stile vorrebbe e dovrebbe essere, ma i colori dei marmi e le tinte polverose sul verde e il tortora dei suoi ambienti, abbinati ai dettagli oro, donano quel tocco di sofisticatezza, eleganza e solennità.

Nei sotterranei c’è anche una cripta, che custodisce le mummie di alcuni confratelli dell’Arciconfraternita della Morte: costoro erano laici superstiti delle battaglie contro i turchi in Terra d’Otranto. In virtù del servizio reso per la Chiesa contro i Turchi, venne dato a chi ne avesse fatto richiesta il privilegio di essere mummificati e posti nella cripta sotto la Cattedrale, per dar loro una sorta di visibilità eterna. È una visita un po’ macabra , ma rappresenta un pezzo di storia importante per questa città.

4.      Il castello e parco Montalbano

Oria - Going for a Walk?

Chi è appassionato di Federico II sa che Oria ospita uno dei suoi castelli. Purtroppo non è visitabile al momento perché privato, ma sembra che ci siano in ballo accordi tra il Comune di Oria e il proprietario del castello per renderlo fruibile ai turisti. Vedremo se in futuro questa mediazione porterà ai risultati sperati da tutti quelli che, come me, smaniano per visitarlo. Fino ad allora ci godiamo gli esterni con le sue tre torri e la sua forma di vascello.

Secondo me il posto migliore per ammirarlo e, allo stesso tempo, passeggiare in uno spazio verde cittadino particolarmente bello, è parco Montalbano: un giardino all’italiana con sentieri, ponticelli e laghetti. È il luogo perfetto dove stare in tranquillità, godendo degli effetti positivi che la natura regala, anche se costruita dall’uomo. Da qui, inoltre, si arriva fin sotto le mura del castello, quindi è il punto dove hai la possibilità di avvicinarti il più possibile a quello che al momento si può vedere di questa fortezza. Considerando, poi, che questo itinerario si svolge in estate, starai visitando Oria in una giornata assolata: il parco è il posto ideale dove ripararti dai caldi raggi del sole.

5.      Il Torneo dei Rioni

Oria - Going for a Walk?

Siamo arrivati al momento di assistere a una delle ricorrenze più conosciute e amate a Oria: il Torneo dei Rioni con la rievocazione storica. Tutta la corte di Federico II sfila e assiste al palio: i quattro quartieri (Judea, Castello, Lama e Santo Basilio) si sfidano nella giostra e in gare di abilità fisica, per cui le rispettive squadre si preparano tutto l’anno. È uno spettacolo tanto coinvolgente al punto da ritrovarti, senza rendertene conto, a fare il tifo per i concorrenti e a parteggiare per il rione che inevitabilmente avrà conquistato la tua simpatia. La partecipazione alle gioie e alle fatiche dei beniamini in gara continua anche alla fine del torneo, quando tutto il quartiere vincitore si lancia in esaltazioni e festeggiamenti. L’aria di festa è palpabile. Per questo io consiglio di andare a Oria in agosto, in corrispondenza di questo evento. È vero, il caldo salentino agostano si fa sentire, ma l’esperienza vale tutte le gocce di sudore versate!

Questo è un piccolo assaggio di Oria, una sorta di anteprima che introduce e invoglia a una seconda e più dettagliata visita. Ho già in mente di tornarci per dedicarle un po’ più di tempo, per scoprire gli altri quartieri del centro storico e farmi trasportare da ciò che questo paese offre al visitatore.

Spero che questo piccolo itinerario ti abbia incuriosito e che possa tornati utile se deciderai in futuro di venire in questa cittadina.

Commenti

Post popolari in questo blog

Storie di umanità nei conflitti mondiali: il Museo Civico di Manduria

  Immergiamoci nella storia moderna di Manduria e scopriamo come da una guerra possono nascere storie di collaborazione tra popoli di diversa lingua e cultura. Visitiamo insieme il Museo Civico di Manduria. Ti ho parlato spesso di Manduria in questo blog: ti ho accompagnato per le strade del suo centro storico , ci siamo immersi nella sua storia alla scoperta dei Messapi , abbiamo gustato il suo vino amato nel mondo , ti ho mostrato la bellezza del suo mare e delle sue meraviglie naturali . Oggi torno a parlarti della città del vino Primitivo per guidarti in un altro luogo custode della memoria dei manduriani. Ti porto a scoprire il Museo Civico di Manduria dedicato alla Seconda Guerra Mondiale. Read in English

Visita a Gioia del Colle: un itinerario

Un breve itinerario nel centro storico di Gioia del Colle alla scoperta dei suoi vicoli, delle sue corti e dello stretto legame con lo Stupor Mundi Read in English Sono sempre stata dell’idea che non sia necessario fare grandi viaggi per definirsi “viaggiatore” o per fare grandi scoperte. Anzi, spesso succede che proprio restando nei pressi di casa ci si stupisca di quello che si incontra.  La vita di tutti i giorni ci fa dimenticare che intorno a noi c’è tanto da scoprire e da imparare e di tanto in tanto è buona cosa avventurarsi con gli occhi di un turista in luoghi che “conosciamo”. Sono passata per  Gioia del Colle  miriadi di volte lungo il tragitto per raggiungere Bari da quando frequentavo l’università fino ad oggi e solo poco tempo fa sono riuscita a visitarla e dare un nome a quei monumenti che vedevo dalla strada. E pensare che dista solo mezz’ora di auto da casa.

L'estate di San Martino

A San Martino ogni mosto diventa vino Il periodo di San Martino ha un che di particolare: è autunno, ma il clima ti confonde con il suo tepore, il cielo azzurro gioca con i nuvoloni e tu non sai mai bene come vestirti; nonostante il tempo pazzerello, si passeggia volentieri nei boschi, sorprendendosi di tanto in tanto alla vista di un fungo o di un riccio carico di castagne; ci si aggira per le vie dei borghi con in testa la poesia “San Martino” aspettandosi di sentire “l’aspro odor de i vini”. L’ho sempre ritenuto l’estate di San Martino un periodo molto allegro in contrasto con l’immagine spesso malinconica che l’autunno si porta dietro. San Martino è la nota dolce che ti fa accogliere con un po’ di gioia l’arrivo del freddo.