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Saint Cecilia in Taranto



The day of Saint Cecilia has a particular meaning for Taranto and its inhabitants. We wait for this day, we celebrate it, in churches boys and girls get ready for this event with choirs for the usual concert. The Christmas period of Taranto, the longest of Italy, starts with these celebrations.


When I was a child, the day of St. Cecilia was the day we got ready to go to the church for the concert that was organized by all the groups around the parish and I was a little girl who, with the group “Azione Cattolica Ragazzi”, put all her effort in order to make a beautiful feast. We sang and our mothers made pettole, salty, sweet or with lemon, and offered them to the community gathered for the event. For little Ilaria, this was Saint Cecilia: a festive moment with her friends, music and pettole.

For the older and more attentive to traditions, the thing doesn’t change much: the main elements, music and pettole, stay in the celebration, in Taranto in particular, where the old town remembers each year the events that characterized this part of Italy in this period.

The tradition has its root in olden days, when the shepherds from Abruzzo came to this land with their flocks for transhumance. In this occasion, the air was filled with melodies from Abruzzo played with bagpipes and shawms by the shepherds in exchange for food, that is to say pettole.

Nowadays Taranto evokes those events. At 3 a.m. of the 22nd of November the alleys of the old town are filled with Christmas pastoral sounds and pettole are offered in the entrance hall of buildings.  Obviously, now shephards don’t play, but there are marching bands that walk along the allays of the old town making different itineraries. The feast continues in the evening with the procession of the Saint and again… music and pettole! The town hosts bagpipers, who cheer the feast with their particular melodies and between a pettola and a taste of vincotto the feast passes cheerfully.

If you are curious to know what pettole are and to taste them, but you can’t came to Taranto, I leave here the recipe to enjoy a taste of Christmas Apulia.

With this feast, the Christmas period in Taranto is officially begun!   

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Santa Cecilia a Taranto

Il giorno di Santa Cecilia per Taranto e i tarantini ha un significato particolare. Lo si aspetta, lo si celebra, nelle parrocchie i ragazzi si preparano a questa ricorrenza con cori per il consueto concerto. Con questi festeggiamenti inizia il tanto atteso periodo natalizio di Taranto, il più lungo d’Italia.

Quando ero una bambina Santa Cecilia era il giorno in cui ci si preparava per andare in chiesa per il concerto che veniva organizzato da tutti i gruppi che orbitavano intorno alla parrocchia e io ero una bimba che, con l’ACR, ci aveva messo tutto il suo impegno per far sì che la festa riuscisse. Noi cantavano e le mamme preparavano la pettole, salate, dolci o al limone, e le offrivano alla comunità riunita per l’evento. Per la piccola Ilaria Santa Cecilia era questo: un momento di festa con gli amichetti, musica e pettole.

Per i meno piccoli e più attenti alla tradizione la cosa non cambia molto: gli elementi principali, musica e pettole, rimangono presenti nei festeggiamenti, in particolare a Taranto, dove il centro storico ricorda di anno in anno gli eventi che caratterizzavano questa parte d’Italia in questo periodo.

La tradizione affonda le sue radici in tempi antichi, quando i pastori abruzzesi venivano in questa terra con le loro greggi per la transumanza. In questa occasione l’aria si riempiva di melodie abruzzesi eseguite con zampogne, cornamuse e ciaramelle suonate dagli stessi pastori in cambio di cibo, le pettole, appunto.

Oggi Taranto rievoca quegli avvenimenti. Alle 3 di notte del 22 novembre i vicoli del borgo antico si riempiono del suono di pastorali natalizie e le pettole vengono offerte negli androni dei condomini. Certo, a suonare non sono più i pastori, ma le bande che si dividono le vie del centro storico, compiendo itinerari diversi. La festa continua in serata con la processione della Santa e ancora… musica e pettole! La città ospita gli zampognari, che allietano la festa con le loro melodie particolari e tra una pettola e un assaggio di vincotto i festeggiamenti passano in allegria.

Se sei curioso di sapere cosa siano le pettole e di assaggiarle, ma non puoi venire a Taranto, ti lascio qui il link alla ricetta, per gustare un assaggio di Puglia natalizia.

Con questa festa, inizia ufficialmente il periodo natalizio a Taranto!

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