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The sustainable strategy of Alberobello



In this post I wrote about my interest in sustainable tourism and how I try to travel in a responsible way as much as possible. So, I’m pleasantly satisfied when I see a destination that acts with respect for the criteria of sustainable tourism to create wealth in the place and for its population and providing high quality services. I have an example right near my hometown, in the middle of Valle d’Itria: the famous Alberobello.


I take this town as an example because I’ve been there recently and what I saw made me think about the work done and the results that this land is reaching. The path toward a tourist strategy that can assure an economic growth and at the same time the preservation of the heritage of Alberobello begun many years ago. I remember that Alberobello was one of the first examples of multi-building hotel I heard in Apulia: the trullis, UNESCO heritage, would have been used as houses for tourists, providing them the unique experience of living in the typical building now symbols of Apulia. Even then, it was clear the “sustainable” vocation of the town of Valle d’Itria. Later, its trellis became not just particular buildings, but a real scenario for events as the screening of Van Gogh’s works or of Christmassy lights, a fixed event for Christmas in Valle d’Itria. This strategy has been a forerunner also for the towns near Alberobello, with which now there’s also a shared action plan for sustainable tourist development in the whole area.

You must add to all this a particular attention for local productive and artisanal activities. Along the little streets of historic centre you meet commercial activities of leather work, wood work, of ceramics, not to mention food and wine production, all framed by a landscape that is unique in the world. Perhaps this is the most vibrant part of the town.

I’d say that this strategy works perfectly! I met tourists from all around the world who looked bewitched what surrounded them, interested in everything, from food to the meaning of the pinnacles of trullis. So, a perfect example of valorization of the heritage to create wealth for local population and for visitors.

Now, you may ask why I’m writing that about Alberobello. Because I noticed that there’s no better way to understand what sustainable tourism is than looking at practical examples. I could have talked about all the strategies that can be put in action to increase sustainable tourism; instead, I thought that maybe it would have been more useful bringing to you a real example of implementation of these criteria. Sometimes, when you visit a place, the smallest and the most evident things can be taken for granted, when, on the contrary, they are backed by a work made to reach that particular result, aimed at providing incentives to those who believe in a tourism that will make them grow. And what can you and I make? Surely, favouring these virtuous destinations would be an important step. Just think if every destinations adopted this tourist strategy: wouldn’t everything be more beautiful and authentic?

Let me know what you think about it. Everyone has a personal view of travelling and of what s/he wish once at destination and I’m curious to know yours. Meanwhile, see you in the next blogpost!
       
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La strategia sostenibile di Alberobello


In questo post scrissi del mio interesse per il turismo sostenibile e di quanto io cerchi nelle mie possibilità di viaggiare nel modo più responsabile possibile. Resto, quindi, piacevolmente soddisfatta quando vedo che una destinazione si muove nel rispetto dei criteri del turismo sostenibile per creare ricchezza nella località e per la sua popolazione e fornendo servizi di alta qualità. Ne ho un esempio proprio vicino casa, nel cuore della Valle d’Itria: la famosa Alberobello.

Prendo ad esempio questo paese, perché ci sono stata di recente e ciò che ho visto mi ha fatto riflettere sul lavoro fatto e sui risultati che questa terra sta raccogliendo. Il percorso verso una strategia turistica che assicurasse una crescita economica e al contempo la conservazione del patrimonio di Alberobello è cominciato parecchi anni fa. Ricordo che Alberobello fu uno dei primi esempi di albergo diffuso di cui sentii parlare in Puglia: i trulli, patrimonio UNESCO, sarebbero stati adibiti ad abitazioni per i turisti, fornendo loro l’esperienza unica di soggiornare nelle costruzioni tipiche ormai simbolo della Puglia. Già allora era evidente la vocazione “sostenibile” del comune della Valle d’Itria. Successivamente i suoi trulli non sono stati più solo delle abitazioni particolari, ma un vero e proprio scenario per eventi come la proiezione di opere di Van Gogh o di luci natalizie, un evento ormai fisso per il Natale in Valle d’Itria. Questa strategia ha fatto un po’ da apripista anche per i comuni limitrofi ad Alberobello, con la quale adesso c’è addirittura un piano d’azione condiviso per lo sviluppo turistico sostenibile di tutta l’area.

A questo si aggiunge un’attenzione davvero particolare alle attività produttive e artigianali locali. Lungo i vicoli del centro storico si incontrano esercizi dedicati alla lavorazione del cuoio, del legno, della ceramica, per non parlare della produzione enogastronomica, il tutto incorniciato da un panorama praticamente unico al mondo. Questa è forse la parte più viva e brulicante del paese.

Direi che questa strategia funziona alla perfezione! Ho incontrato turisti da tutto il mondo che guardavano ammaliati ciò che li circondava, interessati a tutto, dal cibo al significato dei diversi pinnacoli dei trulli. Insomma un esempio perfetto di valorizzazione del proprio patrimonio per creare ricchezza per la popolazione locale e per il visitatore.

Adesso ti chiederai perché ti ho scritto tutto ciò su Alberobello. Perché mi sono resa conto che non c’è modo migliore di comprendere cosa sia il turismo sostenibile se non vederne degli esempi concreti. Avrei potuto parlarti di tutte le strategie che possono essere messe in atto per incrementare uno sviluppo responsabile; invece ho pensato bene che forse sarebbe stato più utile portarti un esempio reale di messa in atto di tali criteri. Alle volte, quando si visita un luogo, le cose più piccole ed evidenti possono passare per scontate, quando invece alle spalle c’è un lavoro atto a raggiungere quel particolare risultato, volto a dare incentivi a coloro che credono in un turismo che farà crescere. E cosa possiamo fare io e  te? Certamente privilegiare queste destinazioni virtuose sarebbe un passo importante. Pensa se tutte le destinazioni adottassero questa strategia turistica: non sarebbe tutto più bello e autentico?

Fammi sapere cosa ne pensi. Ognuno di noi ha una personale visione del viaggio e di ciò che desidera una volta a destinazione e io sono curiosa di conoscere la tua. Nel frattempo ti do appuntamento al prossimo post!     

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