Did you
know that in these days Verona
celebrates its saint patron, Saint Zeno?
It’s an opportunity to enjoy the music,
the performances, the craftsmanship and the food of this land. But I think that
a visit to Saint Zeno Church is also
due, even though you’re not a religious person.
Starting
from Piazza Bra, walk along Via Roma; when you arrive to Castelvecchio, turn
left, turn right and walk along Rigaste San Zeno. When you reach
Piazzetta Portichetti, turn left in Via Barbarani and pass Piazza Corrubbio and
Piazza Pozza. Look at your
right and that’s Saint Zeno Church. It’s there, isolated, so you can see how
wonderful it is without being distracted by something else. Just looking at it
from outside, it’s teaching something important to pedestrians: look at the rose window carefully. It’s also known
with the name of “Wheel of Fortune”, where “Fortune” stands for “Destiny”. Six
statues represent the phases of human life and it highlights the precariousness
of worldly goods. It says: “Don’t get caught by worldly things because they
pass. Elevate your spirit!”
Go inside.
The first time I saw it, it left me wordless. It’s so spacious and so simply
beautiful! I felt tinier and almost uncomfortable in so much space. Being a
basilica, it’s built on three levels:
the crypt, the central part and the presbytery. In this last section there is
the statue of the saint, the Smiling
Saint Zeno. It’s made of red marble and maybe one of the most
characteristic symbols of Verona and of its patron saint. Here there is an altarpiece by Andrea Mantegna, a
masterpiece of Italian Renaissance and the most important work of the
presbytery.
In the
crypt there is the heart of the church, the body of the saint. According to the tradition, here Romeo and
Juliet got married. It dates back the 10th century and if you pay
attention to the capitals of the 49 columns, you will notice that they are all
different and don’t represent religious subjects.
Leave the
church, but don’t go away. Next to it there’s the courtyard. I find that here there is even more peace than in the
church. Besides, this one it’s quite interesting: the walls are decorated with
frescos. I think that our souls are fed also with the beauty of art and that’s
make this place perfect to enrich ourselves, even though, perhaps, this isn’t
the reason why this courtyard is so well decorated. Tell me, don’t you feel
better now that your eyes and soul are so full of wonder? Personally, I continued my tour of Verona with a restored spirit.
This year
Verona celebrates its saint patron from the 18th to the 21st
of May. It’s an incredible to chance to live and to get involved with the
tradition and the culture of this town.
Sapevi che in questi giorni a Verona si festeggia il santo patrono, San Zeno?
È un’opportunità per godersi la
musica, gli spettacoli, l’artigianato e l’enogastronomia di questa terra.
Penso, però, che anche una visita alla Basilica
di San Zeno sia dovuta, anche se non sei una persona religiosa.
Partendo da Piazza Bra, cammina lungo Via Roma; quando
arrivi a Castelvecchio, gira a sinistra, subito a destra e percorri Rigaste San
Zeno. Quando raggiungi Piazzetta Portichetti gira a sinistra per Via Barbarani
e supera Piazza Corrubbio e Piazza Pozza. Guarda a destra ed ecco la Basilica
di San Zeno. È lì,
isolata, così che tu possa vedere quanto è splendida senza essere distratto da
altro. Già solo guardandola da fuori sta insegnando qualcosa di importante ai
passanti: osserva il rosone con
attenzione. È conosciuto
anche con il nome di “Ruota della Fortuna”, dove “fortuna” sta per
“destino”. Sei statue rappresentano le
fasi della vita umana ed evidenziano la precarietà dei beni terreni. Dice: “Non
farti catturare dalle cose terrene, perché passano. Eleva il tuo spirito!”
Entra. La prima volta che l’ho vista mi ha lasciata senza
parole. È così spaziosa e
semplicemente bella! Mi sono sentita ancora più piccola e quasi a disagio in
così tanto spazio. Essendo una basilica, è costruita su tre livelli: la cripta,
la parte centrale e il presbiterio. In quest’ultima zona c’è la statua del
Santo, San Zeno che ride. È
fatta di marmo rosso e forse uno dei simboli più caratteristici di Verona e del
suo patrono. Qui c’è anche una pala
di Andrea Mantegna, un capolavoro del Rinascimento italiano e l’opera più
importante del presbiterio.
Nella cripta c’è il cuore della chiesa, il corpo del Santo. Secondo la tradizione
Romeo e Giulietta si sono sposati qui. Risale al X secolo e se fai attenzione
ai capitelli delle 49 colonne, noterai che sono tutti diversi e rappresentano
soggetti non religiosi.
Lascia la chiesa, ma non andare via. Accanto c’è un chiostro. Trovo che qui ci sia persino
più pace che in chiesa. Inoltre questo è piuttosto interessante: i muri sono
decorati da affreschi. Io penso che le nostre anime si nutrano anche della
bellezza dell’arte e questo lo rende il posto perfetto per arricchirci, anche
se, forse, non è questo il motivo per cui il chiostro sia così ben decorato.
Dimmi, non ti senti meglio ora che hai gli occhi e l’anima pieni di meraviglia?
Personalmente ho continuato il mio giro di Verona con lo spirito
ritemprato.
Quest’anno Verona celebra il suo santo patrono dal 18 al 21
maggio. È un’occasione
incredibile per vivere e lasciarti coinvolgere dalla tradizione e dalla cultura
di questa città.
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