“Ti sei mai chiesta come mai il Natale si festeggia proprio il 25
dicembre?”
Quasi tutti gli anni. Col tempo, con lo studio ho potuto notare
come molte, se non tutte, delle feste che celebriamo hanno un’origine lontana,
spesso più di quel che si pensi. L’ho notato soprattutto con le feste
religiose. Pensa al giorni d’Ognissanti:
è stata sovrapposta a una festa pagana. Anche il Natale è nato così.
“Suona familiare”
Certo, ma continuiamo il racconto con ordine.
Dal 17 al 23 dicembre i Romani usavano celebrare le feste dei Saturnali, dedicate a Saturno, il dio
dell’agricoltura. Durante queste feste si usava scambiarsi doni come segno di
pace e prosperità, augurandosi che il periodo successivo avrebbe portato un
rinnovamento.
I simboli utilizzati
durante questi festeggiamenti erano quelli dell’eterna giovinezza di Dioniso,
cioè il mirto, il lauro e l’edera.
“Siamo passati da Saturno a Dioniso?”
Sì, perché durante il solstizio d’inverno si festeggiava la sua
rinascita come bambino dopo essere stato fatto a pezzi. Ma il nome che devi
ricordare adesso è quello del dio Mitra,
un dio orientale che si incarnò in una vergine e nacque nel solstizio d’inverno.
“Ma non stavamo parlando di Roma?”
Be’, sì, ma i Romani avevano anche contatti con l’oriente. Infatti il culto
di Mitra, associato al Sol Invictus,
sebbene fosse stato introdotto per la prima volta dall’imperatore Eliogabalo,
si diffuse a Roma grazie ad Aureliano,
che sconfisse la principale nemica dell’Impero, la regina Zenobia del Regno di
Palmira, grazie all’aiuto militare della città stato di Emesa. Lui raccontò di
aver avuto una visione del Sole di Emesa, che veniva a rincuorare le truppe
romane in difficoltà. Portò quindi con sé, ritornando a Roma, i sacerdoti del
dio Sol Invictus di Emesa e fece erigere un tempio al dio. Il 25 dicembre 274 venne consacrato il
tempio con una festa chiamata Dies Natalis Solis Invicti. Col passare
degli anni il Sol Invictus diventò la divinità più importante e la festa in suo
onore venne inclusa negli antichi Saturnalia.
Per arrivare alla comparsa del Natale cristiano dobbiamo aspettare
Costantino, il quale ufficializzò la
festa della nascita di Gesù nel 330
e la fece coincidere con il giorno del Dies Natalis Solis Invicti. Dopo sette
anni, nel 337, il papa Giulio I ufficializzò quella stessa data per conto della
Chiesa cattolica.
“Ma il senso della festa più o meno rimane lo
stesso…”
Considerando che si festeggia la vincita della luce sulle tenebre
e il nuovo periodo di pace e prosperità, sì, potremmo dire che è così.
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