Passa ai contenuti principali

E orecchiette siano!!


Ciao a tutti!!

Salut à tous!!

Hallo everyone!!




Oggi parliamo di prodotti tipici e in Italia non si può fare a meno di parlare di pasta. Ma sapete che ogni regione ha il suo tipo di pasta fatta in casa? E in Puglia cosa c’è? Indubbiamente uno dei prodotti più rinomati sono le orecchiette di grano arso.

Aujourd’hui on parle de produits typiques et en Italie on ne peut pas éviter de parler de pâte. Mais savez vous que chaque région a son type de pâte faite à la maison? Et qu’est-ce qu’on a dans les Pouilles ? Sans doute l’un des produits les plus connus sont les orecchiette de blé brûlé.

Let’s talk about typical products and in Italy we cannot avoid to talk about pasta. Do you know that every region has its particular homemade pasta? And what can we find in Apulia? Without any doubt, one of the most popular products is burned corn orecchiette.

Perché arso? Una piccola introduzione (d’altronde “food is culture!”): qui si coltiva il grano e quando si raccoglie, ovviamente, dei chicchi cadono e rimangono per terra. Per rendere il terreno fertile, una volta completato il raccolto, si bruciava il campo. In passato, la gente che era molto povera e non poteva permettersi di comprare il grano, si recava nei campi dopo che questi erano stati bruciati per raccogliere quei chicchi che erano sfuggiti alla messe e che a quel punto erano “arsi”. Quindi la farina di grano arso viene mescolata a quella di grano duro, dando alle orecchiette un particolare retrogusto di bruciacchiato (ed è anche per questo che non è consigliabile esagerare con la quantità di questa farina). Ovviamente, oggi il processo è meccanizzato e controllato.

Pourquoi brûlé? Une petite introduction (d’ailleurs « food is culture!”) : ici on cultive le blé et quand on le cueillit, évidemment, des grains tombent et restent par terre. Pour rendre le sol fertile, une fois qu’on avait terminé la récolte, on brûlait le champ. En passé, les pauvres qui ne pouvaient pas acheter le blé allaient dans les champs après qu’ils avaient été brûlés pour cueillir les grains échappés à la moisson et qui, à ce point-là, étaient « brûlés ». Donc la farine de blé brûlé est mélangée avec celle de blé dur, en donnant un particulier goût de brûlé (et c’est pour ça qu’on conseille de ne pas exagérer avec ce type de farine). Évidemment aujourd’hui le procédé est mécanisé et contrôlé.

Why burned? A little introduction (“food is culture!” after all): here people cultivate wheat and when it is gathered, obviously, some grains fall on the ground. To make the soil rich, after harvest people burned their fields. In the past, the poor who cannot buy wheat, went in the burned fields and took those grains escaped from the crop, which, at that point, were “burned”. So, burned wheat flour is mixed with durum wheat flour, giving a particular taste of burnt ( that’s why it’s not suggested to exaggerate with this kind of flour). Obviously, nowadays the process is mechanized and controlled.

Ok, ma come si fanno?

Bon, mais comment on les fait ?

Ok, but how can we make them?

Iniziamo!

On commence!

Let’s start!

Abbiamo bisogno di (per 400g di orecchiette):

On a besoin de (pour 400g d’orecchiette):

We need (for 400gr of orecchiette):

250g di farina di grano duro rimacinata/farine de blé dur remoulue/ milled durum wheat flour

50g di semola di grano duro/semoule de blé dur/  durum wheat flour

50g di farina di grano arso/farine de blé brûlé/burned wheat flour

50g di farina bianca tipo 0/farine type 0/ flour 0

200g di acqua/eau/water

1 pizzico di sale/sel/salt

Mettete tutti i tipi di farina e il sale in un’impastatrice e a poco a poco aggiungete l’acqua e lasciate impastare finché non avrete un impasto compatto. Ora mettetelo sotto un coperchio e lasciatelo riposare. IMPORTANTE: stando sotto il coperchio la pasta si manterrà umida e sarà più facile lavorarla dopo.

Mettez tous les types de farine et le sel dans un robot à pétrir et petit à petit ajoutez l’eau et laissez pétrir jusqu’au quand vous avez un pétrissage compact. Maintenant mettez-le sous un couvercle et lassez-le reposer. IMPORTANT: sous le couvercle le pétrissage restera humide et il sera plus facile de le travailler après.

Put all kinds of flour with salt in a pasta maker and little by little add water and leave it knead until you have a compact dough. Now put it under a lid and leave it rest. IMPORTANT: under the cover the dough would be moist and it will be easier to knead it.


A questo punto tagliate dei pezzi di pasta e fatene dei cordoncini e tagliateli in cubetti. Ora arriva la parte divertente: prendete un cubetto e posatelo su una superficie ruvida e con la punta di un coltello schiacciatelo e trascinatelo verso di voi. Si sarà arricciato: quindi tenete l’indice nella cavità che si sarà formata e il pollice sull’estremità della futura orecchietta; ora rigiratela sul pollice. Fatto!

À ce point-là coupez des morceaux de pétrissage et faites des petits cordons et coupez-les en petits cubes. Maintenant la partie amusante arrive: prenez un petit cube et mettez-le sur une surface rêche et à l’aide de la pointe d’un couteau écrasez-le et tirez-le vers vous-mêmes. Il se sera frisé: donc tenez l’index dans la cavité qui s’est formée et le pouce sur l’extrémité de la future orecchietta; retournez-la sur le pouce. Voilà!

At this point, cut the dough in some pieces and make of them some little ropes and cut them in little cubes. Here the fun part: take a little cube and put it on a rough surface and, using the tip of a knife, squeeze it and drag it toward yourselves. It should be curled: so keep your index finger in the produced cavity and your thumb on the extremity of the future orecchietta; now turn it on your thumb. Done!














                                                                       
                          

3
















                                                              

Lo so, non è così facile come sembra, ma vi assicuro che basta un po’ di allenamento e la cosa comincia a farsi anche divertente.

Oui, je sais qu’il n’est pas si simple comme il semble, mais je vous assure qu’il suffit de s’exercer un peu et la chose commence à se faire amusante aussi.

Yes, I know it’s not as easy as it seems, but I assure you that it needs just a little bit of practice and this thing can become fun too.

Ovviamente ci sono infiniti modi per cucinarle e condirle, ma qui lascio spazio a chi ne sa molto più di me e vi rimando a un blog, dove troverete tante ricette di piatti tipici e non, la cui autrice mi ha gentilmente passato la ricetta.Orecchiette e braciole

Évidemment il y a beaucoup de façons pour les cuire et les assaisonner, mais ici je laisse de la place à ce qui en sait beaucoup plus que moi et je vous envoie à un blog où vous pouvez trouver beaucoup de recettes de plats typiques et non, dont l’autrice très gentille m’a passé la recette.Orecchiette e braciole

Obviously, there are many ways to cook and to flavour them, but here I leave space for someone who knows much more than me and I send you to a blog, where you can find many recipes of typical dishes and not, whose author has been so kind to pass me this recipe.Orecchiette e braciole

Buon appetito!!

Bon Appétit!!


Enjoy yourselves!!

Commenti

  1. Brava!!! Un'allieva molto promettente e vedo anche dotata. Ciao

    RispondiElimina
  2. non ho mai provato a farle in casa, prima o poi le devo fare!
    se ti va passa a trovarmi: viviconvivi.blogspot.it

    RispondiElimina

Posta un commento

Feel free to leave a comment!
I would be glad to know your opinion! ;)
Thank you! :)

Post popolari in questo blog

La leggenda della fondazione di Taranto

La fondazione di una città fa sempre riferimento alla storia, alle fonti certe, a chi e come è arrivato in un luogo e lì si è stabilito ponendo le fondamenta per un nuovo centro abitativo. Spesso però storie così antiche si mescolano con il fantastico, dando origine a una spiegazione leggendaria alla nascita di una città, come quella che narra di come un uomo arrivato dalla Grecia, figlio di Poseidone e della ninfa Satyria, di nome Taras sia stato il fondatore spirituale di Taranto .

Folclore popolare: la figura del Laùro

Il folclore è la saggezza popolare tramandata di generazione in generazione. Rappresenta l’insieme di tradizioni e di credenze che caratterizzano un popolo, tanto da diventare il simbolo di una regione in particolare. Pensa, per esempio, ai Leprecauni per l’Irlanda: sono una parte imprescindibile nell’immaginario collettivo di questa nazione e della sua cultura. Eliminando i folletti taglieremmo via una fetta importante dell’identità della terra color smeraldo. Molto spesso le conoscenze tramandate oralmente, che sono entrate a far parte del patrimonio folcloristico di un luogo, erano un modo per dare un’interpretazione “plausibile” a qualcosa di sconosciuto e che la tecnologia del tempo ancora non riusciva a spiegare. Col tempo e l’avanzare della scienza queste credenze hanno perso il loro compito originario, per diventare qualcosa di affascinante, misterioso e, in alcuni casi, divertente. S oprattutto, però, sono qualcosa di cui non riusciamo a fare a meno, che ci r

Storie di umanità nei conflitti mondiali: il Museo Civico di Manduria

  Immergiamoci nella storia moderna di Manduria e scopriamo come da una guerra possono nascere storie di collaborazione tra popoli di diversa lingua e cultura. Visitiamo insieme il Museo Civico di Manduria. Ti ho parlato spesso di Manduria in questo blog: ti ho accompagnato per le strade del suo centro storico , ci siamo immersi nella sua storia alla scoperta dei Messapi , abbiamo gustato il suo vino amato nel mondo , ti ho mostrato la bellezza del suo mare e delle sue meraviglie naturali . Oggi torno a parlarti della città del vino Primitivo per guidarti in un altro luogo custode della memoria dei manduriani. Ti porto a scoprire il Museo Civico di Manduria dedicato alla Seconda Guerra Mondiale. Read in English