Se c’è un
periodo storico che preferisco , quello è il Medioevo, in particolare associato alla storia della Puglia, quando questa era governata dal
celeberrimo Federico II di Svevia,
conosciuto anche come Stupor Mundi o Puer Apuliae. Non c’ è da stupirsi
soprattutto per quest’ultimo soprannome, infatti Federico pare si innamorò
della Puglia quando la visitò nel 1221 (e come dargli torto?) e vide questa
terra ricca di boschi e fiumi. Considerando che la regione era ed è tuttora
posta in una posizione strategica, non meraviglia che nel 1223 il sovrano
spostò la capitale del suo regno, il Regno di Sicilia, da Palermo a Foggia.
Diciamolo, quest’uomo così interessante fece tanto per la Puglia: quello fu uno
dei periodi più floridi per questo
territorio. Incentivò la produzione agro-alimentare con la diffusione di massarie regie , il commercio e la
comunicazione all’interno del regno grazie a una rete castellare. Ecco, i castelli, forse la cosa che è arrivata
fino a noi di quel periodo a destare più fascino e interesse, avvolti come sono
da quell’aura che hanno ereditato dal loro padrone. Federico II era un uomo
decisamente interessante: amava la scienza, la matematica, conosceva sei
lingue, apprezzava la cultura araba con cui aveva avuto modo di confrontarsi e
per la quale aveva affrontato non pochi problemi con il papa, adorava la caccia
col falcone e l’astronomia. Tutti questi “hobby” hanno fatto pensare che alcuni
dei suoi castelli non fossero stati costruiti esattamente a scopo difensivo, ma
che ci fosse una ragione in più, che ancora non ci si spiega bene.
Il più
misterioso è indubbiamente Castel del
Monte, isolato, arroccato in cima alla sua collina. Penso che chiunque
abbia l’immagine di questo castello in mente, preso ormai un po’ come simbolo della Puglia. Ma cosa lo rende
così particolare?
Ho sempre
ammirato Federico II. Si può dire che se avessi la possibilità di incontrare un
personaggio storico, molto probabilmente sceglierei lui. Ahimé, questa
possibilità non c’è, ma almeno ho la possibilità di visitare i luoghi in cui ha
vissuto, come appunto Castel del Monte. Essendo di natura una persona che si
lascia prendere dall’entusiasmo, soprattutto quando si tratta di visitare posti
nuovi, è facile immaginare come fossi euforica al pensiero di vedere il
castello.
In lontananza la sagoma geometrica e un po' tozza |
Mentre ci si
avvicina alla meta, raggiungendo Andria, l’euforia lascia spazio,
temporaneamente, alla meraviglia nel momento in cui scorgi in lontananza la sagoma geometrica e un po’ tozza di
questo edificio. Ricordo di essere rimasta a lungo con il naso attaccato al
finestrino dell’auto ad ammirare quella visione. Potrà sembrare surreale, ma si
prova davvero l’impulso irrefrenabile di entrare e vedere cosa c’è, quale mistero nasconde.
Una volta
entrati, non c’è arredamento da apprezzare, ma spesso il castello ospita delle
mostre. Proprio in questo periodo c’è un’esposizione
su Fibonacci e la matematica e direi che non si poteva scegliere location
migliore, visto il mistero del numero 8
che caratterizza Castel del Monte. In effetti, a ben vedere, la struttura è un
ottagono, corredato da 8 torri anch’esse ottagonali e sulle cortine murarie si
aprono 7 bifore e una trifora (quindi 8 aperture in tutto) al piano superiore e
8 monofore a quello inferiore; all’interno 16 stanze, 8 per piano, e buona
parte delle decorazioni sono riprodotte in serie di otto . Si suppone che
questo numero abbia un significato spirituale, ma al momento il mistero rimane
irrisolto.
photo by O.S. |
Il cortile
interno riporta la stessa forma ottagonale dell’esterno. L’occhio scorre sulle
pareti verso l’alto finché non trova una via di fuga nell’apertura, da cui vede
il cielo azzurro, di forma ottagonale anche lui. Entrando si possono visitare le
stanze. Come ho detto prima sono 8 per piano e sono tutte comunicanti tra loro
all’infuori della prima e dell’ottava. Per passare da un piano all’altro si
percorre una scala a chiocciola che si trova solo in 3 torri. Per quanto
riguarda le restanti 5 torri, invece, in
alcune ci sono delle cisterne per la raccolta dell’acqua piovana, mentre in
altre, sorprendentemente a mio parere, dei bagni
con latrina e lavabo e un piccolo ambiente di cui non è certa la funzione.
Potrebbe
trattarsi di uno spogliatoio, ma si suppone che potesse essere anche adibito
alle abluzioni. E’ noto, infatti, che Federico II desse molta importanza alla cura del corpo, una delle usanze arabe
molto amata dall’imperatore. Questo è stato l’elemento del castello che più mi
ha lasciata stupita: non è certo facile trovare ambienti per la cura del corpo
e l’igiene in strutture di questo periodo. Eppure Federico era un passo avanti
anche in questo campo.
Il cortile interno |
La bellezza
di questo castello non si ferma al mero aspetto estetico: questo posto
rappresenta il Puer Apuliae, le sue
passioni, le sue idee, la sua politica per innalzare la Puglia allo splendore
che merita. Basti pensare al fatto che il punto in cui si trova era ideale per
la comunicazione all’interno del sistema
castellare che il sovrano aveva creato.
Insomma, si
sarà capito che Federico II per me non è stato solo un grande imperatore, ma un
uomo dalle svariate sfaccettature. Ecco perché questo mese sarà dedicato alla
scoperta dei castelli (o di alcuni) di questa famosa rete castellare che
troviamo in Puglia, cercando di scoprire qualcosa in più anche di questo
personaggio storico così importante per mia regione.
Per informazioni per visite e prenotazioni potete visitare il sito ufficiale di Castel del Monte www.casteldelmonte.beniculturali.it/
Per informazioni per visite e prenotazioni potete visitare il sito ufficiale di Castel del Monte www.casteldelmonte.beniculturali.it/
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