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Non mi ferma nessuno!


"Il Cortile" a Parma

Da un paio di mesi ho scoperto di essere celiaca e sapete quale è stato il mio primo pensiero? No, non “Addio pizza, focacce, friselle e pani di tutti i tipi”, bensì “E come faccio quando sono in viaggio? Non potrò più assaggiare tutti i piatti tipici che voglio!” Sì, alle volte noi amanti dei viaggi non siamo del tutto obiettivi e razionali. Un giorno, poi, ho scoperto che invece potevo, sempre nel limite del possibile, lasciarmi andare tranquillamente a qualche piacere della gola: ho scoperto il circuito “Alimentazione Fuori Casa” dell’AIC, dove sono elencati i luoghi in cui un celiaco può recarsi e mangiare serenamente, senza troppa paura di sentirsi male dopo.


Parma è stata la prima città che ho visitato dopo la fatidica scoperta. Dopo mesi che io e il mio ragazzo non ci vedevamo, una cenetta romantica era d’obbligo ed ecco che ho provato il primo ristorante che questo utilissimo elenco mi offriva. Il locale in questione è la trattoria “Il Cortile”.

L’ambiente era completamente diverso da quello che io avrei definito trattoria: per i miei standard e abitudini avrei potuto dire che era pari al miglior ristorante di Taranto: una parete in vetro allestita con piante a dare un tocco di verde molto rilassante alla sala, candele su ogni tavolo, luce soffusa, atmosfera tranquilla, insomma tutto quello che è necessario a un appuntamento romantico.






Segreto iberico con rosty di patate
Ovviamente io avevo prenotato avvisando della mia intolleranza, quindi, appena arrivata, mi è stato presentato il menù senza glutine, che era uguale al menù “normale”, salvo qualche piccolo dettaglio del tutto trascurabile come l’assenza della coppa cruda fra i salumi. Dunque volevo piatti tipici? E piatti tipici sono arrivati! L’antipasto che abbiamo scelto era un assortimento di prosciutto crudo di Parma, salame, coppa cotta e Parmigiano Reggiano. Per il piatto principale mi sono lanciata su un secondo che, lo ammetto, aveva ben poco di tradizionale: Segreto iberico con rosty di patate. Si trattava di una bistecca di suino spagnolo, servita tagliata a listarelle, accompagnata da delle patate dalla crosticina croccante, ma che una volta in bocca si scioglievano come una crema; la carne era semplicemente uno spettacolo: l’esterno era molto croccante, mentre l’interno morbidissimo. La cosa che mi è piaciuta di più era che la carne non era come quella di una tagliata, cotta e croccante fuori e al sangue all’interno, ma ben cotta in tutta le sue parti. Mai mangiata una carne così! Infine il dolce: un semifreddo alla crema con salsa ai frutti rossi. Il tutto accompagnato da un dolce e frizzante Lambrusco della loro cantina. Mi credereste se vi dicessi che ho mangiato tutto quasi in uno stato di adorazione?

Ravioli alle erbette (non li ho mangiati io, ma mi hanno detto che erano molto buoni)


Semifreddo con salsa ai frutti rossi
Ad ogni modo il cibo, sebbene sia una parte fondamentale quando si parla di ristorazione, non è stata l’unica cosa che ho apprezzato. Anche se avevo letto in alcune recensioni che il personale non era molto cordiale, io l’ho trovato molto gentile e disponibile, soprattutto rispetto alle mie esigenze alimentari. Si prestava molta attenzione anche a come comportarsi con i vari piatti per evitare qualsiasi possibilità di contaminazione da glutine e altri piccoli accorgimenti che non sto qui a dire perché vi annoierei a morte. Il punto è: un celiaco fa caso a questo ed è lieto quando si accorge che non viene trattato con sufficienza.

Il prezzo non era certo basso, ma posso dire che siamo stati ben contenti di spendere quei soldi, perché se li erano ampiamente guadagnati.

Volete sapere come sono stata dopo cena? Be’, ho continuato la serata con degli amici davanti a buon bicchiere di vino e con la pancia felice!

Trattoria Il Cortile
Borgo Paglia, 3
Parma

Commenti

  1. Sono contenta che tu abbia trovato un posto in cui gustare i piatti della tradizione senza problemi! Dovrebbero esserci più posti come questo in Italia..
    A presto, un bacione :*

    RispondiElimina
  2. Quando si trova un ambiente cordiale e professionale è un piacere frequentarlo. So che è utopistico, ma tutti i locali pubblici dovrebbero avere anche queste caratteristiche. È bello però constatare che sono sempre più quelli che amano il loro mestiere. Ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per fortuna si. Secondo me è proprio vero che nel cibo si ritrovano le emozioni dello chef, quindi l'amore per quello che si fa è fondamentale.

      Elimina
  3. Mi ricorda tanto un ristorante dove sono cresciuta :)

    RispondiElimina

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