Oggi ti porto in uno dei Borghi più belli d’Italia in Puglia, nel cuore della Valle d’Itria. Un posto ricco di vicoli bianchi impreziositi da fiori variopinti e decorazioni originali, dove il tempo è ancora scandito dai rintocchi delle campane della Torre dell’Orologio, dove la Chiesa Madre ricambia lo sguardo di una torre Normanno-Sveva, sua dirimpettaia.
Un posto dove percepisci l’amore degli abitanti per il loro paese e dove i tramonti sono uno spettacolo che scalda il cuore. Siamo a Cisternino.
Cisternino non ha bisogno di presentazioni. Con la sua bellezza e particolarità si è guadagnata un posto d’onore nei tour della Valle d’Itria, insieme a Locorotondo e Martina Franca.
Quando visitare Cisternino
Ogni periodo dell’anno è buono per fare una passeggiata a Cisternino. Essendo un piccolo borgo, si può visitare in una giornata o anche solo mezza. Il mio consiglio, però, è di venire di pomeriggio facendo in modo da essere qui anche per l’ora del tramonto, perché c’è un posto che offre un vero spettacolo. Continua a leggere e saprai.
Quello che ti propongo oggi è proprio un itinerario per una passeggiata pomeridiana (ma da rifare tranquillamente in qualsiasi momento della giornata) nel centro storico di questo borgo così caratteristico.
Cominciamo attraversando la Porta Piccènne (Porta Piccola) e varchiamo la soglia del centro storico di Cisternino.
Il centro storico di Cisternino
C’è una cosa da fare nel centro storico di Cisternino: tenere gli occhi aperti! Basta davvero poco per mancare una qualche bellezza nascosta. Come il Palazzo del Governatore, che tanto nascosto non è, visto che ci siamo passati davanti appena attraversata Porta Piccènne.
La sua torre, però, con i suoi grandi archi decorati, se ne sta un po’ in disparte, quasi a controllare, non vista, chi entra nel centro storico.
Siamo in un vero e proprio dedalo di vicoletti. Archi, scalette e cortili sono un continuo richiamo a lasciare la “via maestra” per scoprire nuovi angoli.
Ed ecco che ci si avventura sotto un arco, si costeggia una scaletta, la via si restringe per poi riaprirsi in un cortile incorniciato da balconi e bucato pulito steso ad asciugare.
Le case sono dipinte di un bianco abbagliante, che sembra ancora più brillante accostato ai colori vivaci dei fiori sistemati con creatività accanto a porte e scalette.
Si torna indietro per riprendere la strada principale, ma ecco un’altra ramificazione: che fai, non la percorri? Si rimanda il ritorno per scoprire qualche altro scorcio pittoresco. Ma, ops, vicolo cieco.
I vicoli del centro storico di Cisternino sono un po’ così: una spensierata passeggiata lungo strade sconosciute. Alle volte portano a cortili silenziosi e accoglienti, altre volte a eleganti portali di palazzi signorili e altre ancora semplicemente a nulla.
Sulla strada principale, via Santa Lucia, si affacciano botteghe artigiane che, con vetrine e decorazioni colorate, attraggono il nostro occhio curioso.
Questo vicolo sbuca nel punto nevralgico del centro storico di Cisternino, Piazza Vittorio Emanuele o anche conosciuta come la Piazza dell’Orologio.
Piazza Vittorio Emanuele o Piazza dell’Orologio
Qui è dove viene scandito il tempo di Cisternino. La Torre dell’Orologio che svetta sulla piazza conta con i suoi rintocchi le ore del borgo. Questo è ancora oggi luogo di incontro ed è anche abbastanza facile capirne il perché.
Davanti a noi vediamo una piccola piazza, discreta e deliziosa. È incorniciata da bar, dove prendere un gelato, un pasticcino o una crêpe (come ho fatto io, visto che era senza glutine!) da consumare passeggiando o fermandosi a un tavolino e piccole botteghe e ristoranti non aspettano altro che accogliere i visitatori. Il tutto sotto l’occhio vigile della Torre dell’Orologio.
Non mancano angoli decorativi, come quello in cui un grande centrino fa bella mostra di sé insieme a un capasone, un omaggio alla tradizione artigiana del luogo.
A una certa ora, diciamo intorno alle 19, si comincia a sentire un odorino che è altrettanto caratteristico di questo paesino. Si accendono le braci per le specialità locali, regine su tutte le famose bombette. Si tratta di piccoli involtini di carne al cui interno c’è un cuore morbido di formaggio (il tipico caciocavallo) fuso. Questa è la sua versione classica, ma oggi se ne trovano di ogni tipo e con accostamenti di sapori davvero gustosi.
Dopo questa piccola digressione culinaria riprendiamo il nostro tour.
Infiliamo il vicolo sulla destra della Torre dell’Orologio in direzione Piazza Garibaldi. Nella piazza incontriamo altri due simboli della città, che per come sono collocati sembrano due guardiani alle porte del centro storico di Cisternino oppure due dirimpettaie che chiacchierano da un lato all’altro della strada.
Ci troviamo tra la Torre Grande e la Chiesa Madre.
La Torre Grande
La Torre Grande è un’imponente torre (ben 18 metri di altezza) di epoca normanno-sveva che dalla sua posizione guarda la Valle d’Itria. In effetti si tratta di una torre, che, vista la sua posizione e l’assenza di feritoie per le armi, aveva più uno scopo di vedetta piuttosto che propriamente difensivo.
Oggi viene utilizzata come spazio espositivo.
La Chiesa Madre di San Nicola di Pàtara
Questa chiesa risale al XV secolo ed è stata costruita su una precedente costruzione paleocristiana. Se ne vedono le testimonianza al suo stesso interno da una sorta di oblo sul pavimento che ne lascia intravedere gli scavi archeologici.
È molto semplice, pulita e lineare, ma è proprio questo suo aspetto a darle quell’aria di raccoglimento e serenità che ci si aspetta da un luogo spirituale.
In questa discrezione i piccoli capolavori spiccano in tutta la loro bellezza, come la scultura del 1517 della Madonna con Bambino e Offerenti, anche chiamata Madonna del Cardellino, realizzata dall’artista Stefano da Putignano. È sorprendente quanto dei volti scolpiti nella pietra possano risultare tanto dettagliati, dolci e gentili. Un vero tesoro che non si può mancare di ammirare.
Ponte della Madonnina
Torniamo verso la Chiesa e avviciniamoci all’ultima tappa di questo piccolo itinerario.
La Villa Comunale di Cisternino
I piccoli viottoli della villa conducono a uno dei pezzi forti di questo borgo, il belvedere. Ci avviciniamo alla balconata da cui vediamo tutta la Valle d’Itria.
Se siamo riusciti a essere qui per il tramonto, potremo chiudere in bellezza questa passeggiata con il panorama che cambia colore, il cielo che si tinge delle calde tonalità dell’arancio e del rosso, mentre il sole cala oltre l’orizzonte e il blu della sera avanza gentile.
Non c’è bisogno che ti dica quanto sia romantico guardare il tramonto da quassù. Incorniciato dalle piante dei terrazzamenti sottostanti, sembra davvero di vedere un quadro vivente.
Con questo spettacolo termina il nostro tour nel borgo di Cisternino, un vero gioiellino della Valle d’Itria da non perdere.
Conoscevi già Cisternino? Se sì, fammi sapere se aggiungeresti qualche altra tappa a questo itinerario.
Se invece è la prima volta che ne senti parlare, spero che questo post possa esserti utile per organizzare la tua prossima visita.
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