3 consigli da tenere a mente per poter visitare un luogo quando sei ospite di qualcuno
“Cosa facciamo oggi?”
“Non saprei… intanto andiamo in centro e poi vediamo”.
Questa è la conversazione che avrebbe dovuto farci presagire quello che sarebbe stata la nostra visita di Chiavenna. Mai partire senza un programma! Anche quando sei ospite di qualcuno.
Prima di partire per qualsiasi posto,
è mia abitudine studiare la mia destinazione e organizzare ciò che voglio vedere,
le esperienze da provare, i cibi che desidero assaggiare (nei limiti che la
celiachia mi permette. Questo comporta un ulteriore passaggio nella mia
preparazione, ma non è questa la sede per parlarne), lasciando un margine di
cambiamento al programma in caso sia necessario (e di solito lo è). Avevo
deciso di considerare il mio viaggio a Chiavenna come una vacanza di famiglia:
stavamo partendo tutti insieme dalla Puglia per andare a trovare mio fratello.
Ho pensato, ingenuamente, di poter unire il consiglio di una persona che ormai
viveva lì da qualche mese, mio fratello, appunto, con un pizzico di avventura
per scoprire stradine fuori mano e angoli nascosti e suggestivi. Ho pianificato,
quindi, la questione “cibo senza glutine” e per il resto avrei lasciato fare
alla sorte. D’altronde si dice sempre di lasciare spazio all’imprevisto, no?
Sì, ma non di affidarcisi in tutto e per tutto!
Chiavenna è una piccola città che se ne sta tranquilla tra le montagne della Valchiavenna, in Lombardia. I giganti rocciosi la circondano come se volessero proteggerla, ma in un modo tale da potersi paragonare a dei genitori opprimenti. Così vicine al centro abitato, l’occhio incontra subito il loro muro. L’unica via di fuga è verso l’alto, verso le vette innevate, sempre che queste non siano coperte da un cappello di nubi. In tanti, abituati a lasciare lo sguardo correre luogo un ampio orizzonte, mi hanno detto che si sono sentiti quasi minacciati dai monti incombenti.
La prima decisione della sorte è stata quella di farci incontrare il mercato locale. Nessuno di noi sapeva che il sabato fosse giorno di mercato e quando non hai nessun programma ti lasci trasportare da quello che trovi e noi ci siamo lasciati coinvolgere dal posto dove si trovano prodotti locali per eccellenza. Non potevamo chiedere di meglio per prendere un assaggio dei formaggi del luogo: Casera, Alpe Spluga e Crotto. Sebbene non ami particolarmente i mercati rionali a causa dell’estrema confusione a cui quello della mia città mi ha abituata, questo mi ha messa a mio agio e invitata a girare tranquillamente tra le bancarelle, a guardarmi intorno incuriosita e vedere quali prodotti sono i più richiesti in questa zona d’Italia. In un mese invernale, ovviamente, calze di lana e abbigliamento caldo e pesante hanno quasi l’esclusiva, insieme agli alimenti.
“Adesso dove andiamo?”
“Facciamo una passeggiata in centro…”
Ci lasciamo alle spalle la stazione
ferroviaria di Chiavenna per imboccare via Dolzino. Camminiamo per la via
centrale: pittoresca, bei negozi, belle piazze…sì, ma fondamentalmente non
sappiamo bene né dove stiamo andando né dove vogliamo andare.
Sarò sincera: Chiavenna è una piccola cittadina ed è interessante visitare, sì, il centro, ma anche i dintorni sono ricchi di tesori naturali e non. Ho esasperato un po’ il racconto (forse) per puro intrattenimento, ma se è vero che ogni viaggio insegna qualcosa, questo a me insegnato che viaggiare per andare a trovare qualcuno che abita in un’altra città è un po’ diverso dal viaggio fatto in piena autonomia. In questo caso lo scopo del viaggio è passare del tempo con il tuo ospite e, di conseguenza, esplorare i dintorni passa in secondo piano. Riconosco che può essere complicato conciliare la voglia di stare con una persona e l’istinto di perlustrare la zona. Eccomi quindi a darti 3 consigli da tenere a mente per visitare un luogo quando sei ospite di qualcuno.
La cosa da non saltare mai: la programmazione
Già ti sento dire: “Grazie, Ilaria, hai scoperto l’acqua calda!” E no, ti dico io. Ho perso il conto delle volte in cui ho sentito dire e letto che la programmazione è sopravvalutata, che non sai cosa ti aspetta in loco, che avere il programmino perfetto tarpa le ali all’avventura,… (continua pure l’elenco). Non sono una fanatica della programmazione, anzi, chi mi conosce può confermare che sono una persona piuttosto con la testa fra le nuvole e caotica, ma se c’è una cosa che mi fa impazzire, è trovarmi in luogo sconosciuto e non sapere da dove cominciare per esplorarlo; vagare all’impronta nell’illusione che il caso mi farà imbattere in una grandiosa avventura (dimmi quante volte ti è successo davvero), magari perdendomi lo spettacolo di una cascata a due passi dal centro abitato o la visita al palazzo simbolo della città (questo mi è successo, ahimè). Conoscendomi, dunque, ho imparato a mie spese che devo SEMPRE avere un programma di viaggio, ovviamente abbastanza flessibile da dare agio al caso di farmi vivere quella fantastica avventura che è dietro l’angolo.
Non affidarti a chi abita nel luogo visitato
Sembra brutto a prima occhiata, ma non c’è niente di male in questa affermazione. Chi abita e lavora nel posto che tu stai visitando, sapendo del tuo arrivo sicuramente farà il possibile per essere disponibile per il tempo del tuo soggiorno, ma non devi dimenticare che in ogni caso avrà sempre la sua vita da portare avanti e i suoi impegni da onorare. Motivo per cui diventa importante programmare il viaggio soprattutto per quei momenti in cui il tuo ospite non potrà stare con te. Non tutti, inoltre, conoscono il posto in cui abitano (incredibile, ma vero), perciò potrebbe succedere che sia proprio tu a dare qualche dritta o a far scoprire qualcosa di nuovo a chi vai a trovare. Come vedi non c’era nulla di offensivo nell’affermazione qui sopra, ma solo un po’ di buon senso e comprensione per chi non vuole rinunciare a passare del tempo con te, ma comunque non è in vacanza.
Considera le tue priorità: il tuo ospite
Sei in viaggio per un motivo principale: andare a trovare qualcuno che abita in un’altra zona rispetto alla tua. Ovviamente tutti metteranno in conto che vorrai vedere il posto in cui soggiornerai per qualche giorno, ma ricorda che questo è secondario.
Programma, quindi, di visitare ciò
che desideri per lo più quando il tuo ospite sarà impegnato, dedicandoti invece
a lui quando questi avrà finito di lavorare, per esempio. Così facendo, lui non
si preoccuperà che tu possa annoiarti mentre non c’è e tu potrai visitare tranquillamente
il luogo finché non vi rincontrerete.
Ora dimmi tu: hai qualche altro consiglio da condividere per conciliare la voglia di esplorare un nuovo posto e stare insieme a una persona che vai a trovare?
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