Quando mi balenò l’idea di aprire un blog avevo due punti
fermi:
1) avrebbe
parlato di viaggi, perché scoprire il mondo è una cosa che mi ha sempre
affascinato;
2) sarebbe
stato multilingue, così che tutti avrebbero potuto leggerlo e sarebbe stato un
ottimo modo per tenermi in allenamento con le lingue che studiavo
all’università.
Solo poco tempo fa ho realizzato, come se avessi
ripescato qualche ricordo nei meandri della mia memoria, che quello che stavo
facendo era esattamente quello che ho sempre detto di voler fare, cioè girare
per il mondo e tradurre.
Sul girare il mondo ci stiamo lavorando: crescendo mi
sono resa conto, come era ovvio d’altronde, che per mettere in atto questo
progetto sono necessarie risorse economiche e tempo, che richiedono un’attenta
gestione.
La questione “diventare una traduttrice”, anche lei è un work in progress. Nel momento in cui mi
sono iscritta alla facoltà di lingue, piena di belle speranze, di certo non mi
sono preoccupata di cosa fosse necessario fare per lavorare come traduttrice oltre,
ovviamente, conoscere le lingue
straniere.
Benché sia
quotidianamente a contatto con la traduzione e mi siano stati commissionati
anche dei lavori da privati, ritengo di essere ancora in una fase (che a questo
punto penso non vedrà mai una fine) di studio, aggiornamento e ricerca di ciò che serve per svolgere questa
attività (e non mi riferisco solo alla conoscenza e padronanza delle lingue) e colgo ogni occasione per imparare da preziosi consigli
di chi ci è passato prima di me. Insomma, se dovessi affibbiami un’etichetta,
sarebbe Aspirante Traduttrice.
Si tratta del tipico caso in cui si dice che non si
smette mai di imparare e il blog è un ottimo campo in cui fare esperienza, in
cui sperimentare sia con la scrittura che con la traduzione, anche se in fin dei
conti traduco me stessa e questo è un vantaggio non da poco. Chi segue questo
blog avrà notato che alle volte compare anche mio fratello a dare il suo
gentile contributo: lì mi occupo esclusivamente della traduzione dei suoi post
e, credetemi, tradurre qualcun altro è completamente diverso da tradurre sé
stessi. Ma questi sono i momenti in cui ci si può mettere davvero alla prova,
quindi ben vengano!
Adesso mi ritrovo qui, in un angolino del blog che dedico
esclusivamente alla traduzione, in cui di tanto in tanto condividerò pensieri e
magari anche consigli su questa materia e chissà che un giorno non possa dire
davvero che giro il mondo e faccio la traduttrice.
Come ti capisco! ho le tue stesse passioni ed esattamente lo stesso percorso di studio. Purtroppo però la realtà è spesso diversa da quella che immaginiamo. L'importante è non smettere di sperare e continuare a sperimentare e imparare =)
RispondiEliminaEsatto Martina! Non dobbiamo mai perderci d'animo e continuare per la strada che abbiamo scelto :)
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