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Un giorno a Otranto: un itinerario


Vista Otranto - Going for a Walk


È il luogo più a est d’Italia, la porta verso l’Oriente. Fiorente città marinara, era tra le più importanti di Puglia per il commercio con il resto del Mediterraneo al punto che gli stessi Romani la inserirono nelle loro arterie di comunicazione. Oggi è un importante centro turistico che incanta con la sua bellezza e ricchezza culturale e naturale. È Otranto.


Quando si parla di Otranto io comincio a sognare. Me la immagino come la perfetta ambientazione di un film piratesco, dove i filibustieri attraccano e girano per le strade della città brulicanti di gente alla ricerca di ciò che li porterà più vicino al tesoro, obiettivo delle loro scorribande. Non sono solo io ad avere una fervida immaginazione, ma è possibile che Otranto una volta fosse proprio così: un porto di mare, un importante centro dove commercianti, marinai e crociati si mescolavano con la popolazione locale nei vicoli della città per vendere e comprare la merce. A ben vedere le cose non sembrano essere cambiate molto, solo che al posto dei commercianti adesso ci sono tanti turisti. Quando giro per le strade di Otranto mi sento immersa nel mondo; lingue diverse si mescolano e si confondono in un allegro e vacanziero vociare, mentre il naso, nel frattempo, è impazzito, inebriato dai profumi provenienti dalle cucine degli innumerevoli ristorantini che promettono deliziosi piatti di pesce. Il tutto è unito dalla brezza marina che ti scompiglia i capelli e ti fa sentire il mare e la salsedine addosso.

Il centro storico di Otranto si sviluppa intorno al castello e alla cattedrale normanna. Nel 2010 la sua bellezza l’ha portato a diventare Patrimonio culturale dell’UNESCO oltre che uno dei Borghi più belli d’Italia. Appena ne ho l’occasione io mi concedo una passeggiata a Otranto e oggi ti propongo un piccolo itinerario per scoprire il borgo antico di questa città in una giornata.

IL CASTELLO ARAGONESE


Entrata castello Aragonese Otranto - Going for a Walk

Proprio all’entrata del centro storico incontriamo subito il Castello Aragonese, che sorveglia il mare e custodisce Otranto sin dal lontano Medioevo. Anche Federico II di Svevia, di cui si parla tanto in questo blog, ne riconobbe l’importanza strategica e, infatti, nel 1228 lo fece ricostruire, ma  il castello deve il suo aspetto attuale alle modifiche volute dai Viceré spagnoli nel XVI secolo.

Una curiosità che potrebbe interessarti se sei un amante del romanzo gotico è che all’interno di questo castello lo scrittore inglese Horace Walpole ambientò il suo  Il Castello di Otranto, il romanzo che ha dato il via a questo genere letterario. Se ti va, gli ho dedicato un intero post qui.

TORRE MATTA E PASSEGGIATA SUL LUNGOMARE

Vista da Terra Matta Otranto - Going for a Walk

Oltrepassato il castello “costeggia” il mare. Intendo dire non ti addentrare ancora per le vie del borgo, ma va verso la Torre Matta che è proprio accanto al castello. Questo è uno dei miei punti preferiti: vista mozzafiato, il vento che ti scompiglia i capelli, il sole che ti scalda la pelle e il profumo di mare che ti riempie i polmoni. Una gioia per i sensi!

Ora che ci siamo ricaricati, scendiamo dalla torre e avventuriamoci per le stradine del centro e tuffiamoci tra i negozietti di prodotti artigianali e gli scorci che questo posto regala all’osservatore curioso

CATTEDRALE DI SANTA MARIA ANNUNZIATA

Non c’è itinerario di Otranto che si rispetti che non ti porti a visitare la Cattedrale normanna. È il mio monumento preferito della città e tutte le volte che lo trovo aperto, entro per una visita, perché la sua bellezza non stanca mai e ritengo che qui sia conservata una parte importante della storia otrantina.  Pensa, per esempio, che qui nel 1095 ben 12000 crociati ricevettero la benedizione prima di partire per la Terra Santa.

Cappella dei Santi Martiri di Otranto - Going for a Walk

Un’altra cosa per cui sono affezionata a questa cattedrale è la cappella dei Santi martiri di Otranto. Ti racconto brevemente la storia di questi martiri: nel 1480 Otranto venne invasa dai Turchi. Gli usurpatori erano musulmani e obbligarono gli Otrantini maschi dai 14 anni in su a rinnegare il proprio credo cristiano e abbracciare l’Islam, ma gli abitanti di Otranto si rifiutarono, preferendo andare incontro alla morte piuttosto che tradire la propria fede. 813 Otrantini vennero dunque decapitati e i loro teschi e le loro ossa sono oggi conservati in questa cappella, nelle teche che tappezzano le sue pareti. La prima volta che visitai questa cappella ero in gita scolastica con la scuola media e i miei compagni chiusero me e un’amica all’interno della cappella, credendo che la solitudine e la presenza di tutti quei teschi ci spaventasse. I furboni non ebbero soddisfazione quando ci fecero uscire, anzi quell’esperienza mi ha fatto apprezzare quel posto al punto da renderlo uno dei luoghi che preferisco di Otranto e che consiglio vivamente quando mi chiedono cosa vedere in questa città.

Prima che tu ti faccia l’idea di me di una stramba col gusto del macabro, ti dico anche che uno dei tesori che la cattedrale custodisce è il mosaico pavimentale più grande d’Europa, che rappresenta come tema centrale l’Albero della Vita, e impreziosisce tutto il pavimento della Cattedrale.

LA CAVA DI BAUXITE

Cava di Bauxite Otranto - Going for a Walk

Infine il territorio di Otranto regala spettacoli indimenticabili anche agli amanti della natura. Oltre allo splendido mare, poco fuori Otranto c’è la cava di bauxite, uno dei posti più suggestivi che la natura pugliese possa custodire. Io stessa, prima di andarci, pensavo che le foto che avevo visto in internet fossero super saturate per rendere i colori più vivi e attraenti. Immagina la mia sorpresa quando, davanti al laghetto, ho dovuto ricredermi su tutto. Una meraviglia della natura che ti rapisce! 

Un consiglio: non indossare scarpe o abiti chiari, perché la terra che circonda la cava è rossa e fa diventare tutto di quel colore. Qui ti lascio il post dedicato alla cava di bauxite.

Siamo arrivati al termine di questo itinerario. L’ho ripercorso insieme a te mentalmente e mi è venuta una gran voglia di tornare a Otranto e spero di essere riuscita a stuzzicare la tua curiosità e far venire voglia di visitare questo borgo anche a te.


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A Day in Otranto: an Itinerary

View Otranto - Going for a Walk

It’s the easternmost place of Italy, the gateway to the Orient. Flourishing maritime town, it was among the most important centre for commerce with the rest of the Mediterrean to the point that even Romans included it in their arterial roads. Nowadays, it’s an important tourist centre that charms with its cultural and natural beauty and richness. It’s Otranto.

When I talk about Otranto, I start dreaming. I imagine it as the perfect setting for a pirate film, where pirates dock and walk in the streets of the town bustling with people, looking for what will bring them closer to the treasure, the goal of their raids. It’s not just me that have a vivid imagination, but it’s possible that Otranto once was exactly like this: a sea port, an important centre where merchants, sailors and crusaders melted with local population in the streets of the town to sell and to buy merchandise. In hindsight, things aren’t changed a lot but instead of merchants, now there are tourists. When I walk in the streets of Otranto I feel immersed in the world; different languages melt and mingle in a cheerful chattering, while the nose gets elated by the scents coming from the kitchens of several restaurants that promise delicious fish dishes. Everything is combined with the sea breeze that blows your hair and makes you feel the sea and of the salt on you.

The old town centre of Otranto develops around the castle and the Norman cathedral. In 2010, it’s become part of Cultural Heritage of UNESCO and one of Borghi più belli d’Italia. Every time I have the chance, I go for a walk in Otranto and today I suggest you a little itinerary to discover the old town centre of this town in a day.

THE ARAGONESE CASTLE

Entry Aragonese Castle Otranto - Going for a Walk

Right at the entry of the old town centre we meet the Aragonese Castle, that guards the sea and keeps Otranto for the distant Middle Ages. Frederick II of Swabia, of whom we talk a lot in this blog, also recognized its strategic importance and, actually, in 1228 made it rebuild, but the castle owes its present aspect to the modifications wanted by Spanish viceroys in the 16th century.

A curiosity that might be interesting if you’re a lover of Gothic novels is that  English writer Horace Walpole set here his The Castle of Otranto, the novel that started this literary genre. If you want, I dedicated a whole blog post to it here.

TORRE MATTA AND WALK ALONG THE WATERFRONT

View from Torre Matta Otranto -  Going for a Walk

Beyond the castle “coast” the sea. I mean don’t wander around the streets of the centre yet, but go toward the Torre Matta which is right next to the castle. This is one my favourite point: a breathtaking view, the wind that blows your hair, the sun that warms your skin and the scent of the sea that fills your lungs. A joy for your senses!

Now that we reloaded, we go down from the Torre and let’s venture in the little streets of the centre and dive among the little craft shops and the views that this place gives to curious observers.

CATTEDRALE DI SANTA MARIA ANNUNZIATA

A decent itinerary of Otranto will always bring you to visit the Norman Cathedral. It’s my favourite monument of the town and every time I find it open, I enter for a visit , because I can’t get enough of its beauty and I think that here there’s an important part of the history of Otranto. Just think, for example, that here in 1095, 12000 crusaders received the blessing before leaving for the Holy Land.

Chapel of Martyr Saints of Otranto - Going for a Walk

Another thing for which I’m fond of this cathedral is the chapel of the Martyr Saints of Otranto. I briefly tell the story of these martyrs: in 1480, Otranto was invaded by the Turks. The usurpers were Muslim and obliged the inhabitants of Otranto who were male and of an age over 14 to deny their Christian creed to embrace Islam. But the inhabitants refused, preferring to die rather than betray their faith. 813 men of Otranto were beheaded and their skulls and bones are kept in this chapel, in the showcases on the walls. The first time that I visited this chapel, it was during a school trip and my classmates locked me and a friend of mine inside the chapel, thinking that loneliness and the presence of those skulls would have scared us. The sharpers had no satisfaction when we got out, instead that experience made me appreciate that place so much that now it’s the place that I like the most and suggest whenever someone ask me what to see in this town.

Before you get the idea of me being a freaky with a taste for the macabre, I also tell you that one of the treasure that the cathedral keeps is the biggest mosaic floor of Europe, which represents the Tree of Life as central theme, and embellishes the whole floor of the cathedral.

THE BAUXITE QUARRY

Bauxite quarry Otranto - Going for a Walk

The territory of Otranto gives unforgettable spectacular for nature lovers, too. Besides the wonderful sea, little far from Otranto there’s the bauxite quarry, one of the most suggestive place that Apulian nature keeps. Me, myself, before being there, thought that the pictures seen on the Internet were super saturated to make colours more vivid and attractive. Imagine my surprise when, in front of the lake, I had to change my opinion completely. A wonder of nature that captivates you! 

An suggestion: don’t wear light-coloured clothes or shoes, because the soil that surrounds the quarry is red and stains everything with that colour. Here you find the blog post dedicated to the bauxite quarry.

We’re at the end of this itinerary. I’ve retraced it mentally and really want to go back to Otranto. I hope to have whetted your curiosity and to have make you wish to visit this town, too.        

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