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Di funghi e castelli



Dopo tanta incertezza sembra che il sole abbia finalmente deciso  di graziarci col suo calore.
Ci si incomincia a scoprire e a guardare con rinnovato interesse quella maglietta che ci piace tanto, dai colori sgargianti che gridano: "ESTATE". Sale man mano la voglia di passare le giornate fuori, in giro per posti inesplorati e cala inesorabilmente quella di andare in ufficio. Ed ecco che si aspetta il sabato, sperando che il bel tempo regga e non si tratti solo dell'ennesima illusione di un'estate un po' indecisa sul da farsi.

Questo è lo stato d'animo in cui sto vivendo questo periodo: tutto si risveglia; il sole mi dona nuova energia e vedo un solo modo per poterlo sfruttare al meglio: fare una gita! Ho sofferto un po' ultimamente il non potermi spostare, ma puntualmente un impegno o il cattivo tempo mi imponeva di rimandare le mie scampagnate. Ora è giunta l'ora di darmi alla pazza gioia! Be', sì, ma ripartiamo in maniera soft.



Per noi gente del sud c'è un solo modo  per dare il benvenuto alla bella stagione: andare al mare. Che si tratti di fare il bagno (e non è decisamente il mio caso per ora) o una tranquilla passeggiata, il mare è sempre una buona idea. In particolare c'è un posto che amo ed è Roseto Capo Spulico. E' piuttosto frequentato d'estate; decisamente più tranquillo in bassa stagione. Ciò che mi lega a lui, però, non è solo la sua bellezza, quanto qualcosa di un po' più personale.

La spiaggia è di ciottoli (di quelle che proprio non ti invitano a togliere le scarpe), il mare di un blu da sembrare dipinto e c'è quello che viene definito il "fungo" di Roseto, un alto scoglio che ha proprio la forma di un fungo con la base immersa nell'acqua. E' lì, fiero, consapevole di essere la prima cosa che verrà notata della spiaggia.


La prima volta che l'ho visto è stato in una foto sbiadita. Accanto c'era mia madre, che allora avrà avuto la mia età. Quando guardo quel "fungo" rivedo quella foto, la felicità di mia madre, la stessa felicità che ritrovo sul suo volto mentre mi giro verso di lei per accertarmi che sia dietro di me. Scopro che il mio affetto per questo luogo è il riflesso del trasporto di mia madre per un posto che ha amato sin da giovane. Come se tutto questo non bastasse, qui diventa estremamente facile allontanarsi dal trambusto della vita quotidiana e riconnettersi con sé stessi. Mi basta sedermi su uno scoglio e guardare l'orizzonte, ascoltare lo scroscio delle onde che si infrangono sotto i miei piedi, sentire il vento che scompiglia i capelli che ho lasciato volutamente sciolti, come se anche loro avessero il diritto di godersi un po' di libertà, mentre il sole dolcemente mi scalda il viso. Ecco cosa rende questo posto unico in questo periodo.


E poi c'è il castello. Sì, il castello in spiaggia, chiamato anche Castrum Petrae Roseti. Ho scoperto solo ultimamente che si tratta di uno dei castelli di Federico II (vergogna, Ilaria!) risalente al XIII secolo e sin dalla tenera età ho sempre desiderato entrarvi. Voglio dire, una bambina (fin troppo curiosa) che vede un castello in riva al mare cosa potrà mai chiedere ai suoi genitori? La questione è che all'interno ospita un ristorante e una sala ricevimenti, per cui mi è sempre stato risposto che non si poteva visitare. Dopo vent'anni, finalmente, riesco a soddisfare il mio desiderio!










Rispetto agli altri castelli federiciani che ho visitato, questo è molto più piccolo. Ovviamente all'interno si trovano effigi dello Stupor Mundi e l'arredamento richiama un po' l'immaginario di una corte reale con armature che fanno la guardia davanti porte e finestre. D'altronde qui si tengono ricevimenti e l'allestimento si intona con l'ambientazione vagamente medievale.



La parte più bella è senza dubbio la vista mozzafiato. Vale la pena entrare anche solo per quella. Mi sembra di poter abbracciare con una sola occhiata tutta la costa. Si prova un profondo senso di libertà e leggerezza lassù. L'unica pecca è che c'è da fare attenzione ai piccioni!




















Sembra incredibile quanto una semplice passeggiata al mare possa ridare la carica. Sarà banale, ma tutto ciò che bisogna fare è godersi la magia del momento.

INFORMAZIONI UTILI

La spiaggia di cui ho parlato è la spiaggia di Roseto Capo Spulico che si incontra percorrendo la strada statale 106. E' impossibile sbagliarsi: il castello è un eccellente punto di riferimento.

Per visitare il castello bisogna entrare nel bar del ristorante per il biglietto, il cui costo è solo di 3 euro a persona. Dopo di che si è liberi di girare per il maniero.

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